Difensori delle colonne dei sette mari, i generali sono i cavalieri più forti del regno di Nettuno e rappresentano animali marini, reali o mitologici. Le loro armature, forgiate dallo stesso Nettuno, sono fatte di scaglie d'oro e ciò le rende molto resistenti, anche se non indistruttibili come i generali credono. Tutti loro sono d'accordo con i piani di Nettuno, convinti che l'umanità sia completamente corrotta e vada distrutta. Nel corso delle battaglie infatti i cavalieri cercheranno proprio di controbattere questo punto, affermando che l'umanità non è completamente corrotta ma solo in parte. Ciò che tutti i generali ignorano è che non è Nettuno a volere distruggere l'umanità, ma colui che tredici anni prima lo ha risvegliato e che, approfittando del suo non completo risveglio, si serve di lui. Costui è il generale Dragone del Mare.
CAVALLO DEL MARE - SEAHORSE
BAIAN
DESCRIZIONE
Custode della
colonna dell'Oceano Pacifico del Nord, Cavallo del Mare è il primo generale a
scendere in campo e si dimostra subito un guerriero di grande valore. Ad
affrontarlo è Pegasus, ma i colpi del cavaliere non superano la difesa di
Cavallo del Mare che, con una tecnica molto simile a quella di Eris, il primo
cavaliere d'argento, crea un muro d'aria per difendersi dagli attacchi. Solo
espandendo il suo cosmo fino al livello dei cavalieri d'oro, e riunendo nella
Cometa Lucente i colpi del fulmine, come già fece contro Eris, Pegasus riuscirà
a distruggere non solo il muro d'aria, ma anche l'armatura di scaglie d'oro. Il
colpo segreto di Cavallo del Mare è il "Vortice del Pacifico" dotato di una
potenza tale da scagliare Pegasus in superficie sin dalle profondità marine.
Come tutti i Generali, Cavallo del Mare è assolutamente fedele a Nettuno, tanto
che prima di morire, vedendo che Pegasus non è in grado di abbattere il pilastro
del Pacifico del Nord, afferma "La vittoria è mia, infine!" Queste parole di
Cavallo del Mare fanno capire come i generali credano nel piano di Nettuno,
giudicando corrotta l'umanità, e siano pronti a tutto per ottenere la vittoria o
comunque impedire il crollo dei pilastri. Solo grazie alle armi di Libra,
Pegasus riuscirà nell'impresa. Il crollo di questa e delle altre colonne causerà
delle scosse di assestamento della superficie del mare, il cui livello si
abbasserà progressivamente.
DESCRIZIONE
A difesa della
colonna dell'oceano Pacifico del Sud vi è Kira di Scilla. Il suo nome non è
frutto del caso, come nella mitologia Scilla era una creatura con la parte
superiore del corpo a forma di donna e quella inferiore formata da sei bestie,
così gli attacchi di Kira si basano proprio su quegli animali, il lupo,
l'aquila, la libellula, il vampiro, il serpente e l'orso bruno. E' Andromeda
l'eroe che affronta Scilla, ma la sua difesa è inutile contro le tecniche del
suo nemico, una per ogni bestia: il "Volo dell'aquila possente", le "zanne del
lupo", il "pungiglione della libellula", le "spire del serpente", i "denti del
vampiro" ed infine il "colpo dell'orso bruno". Andromeda rischia la vita ma
Kira, volendo mostrare tutte le sue tecniche, non vi imprime la massima forza.
La potenza di questi colpi è enorme, ma essi dipendono molto dall'armatura di
scaglie d'oro, le cui parti rappresentano le sei bestie. Il colpo più forte di
Kira è invece il "vortice di Scilla". Sconfitto il nemico, ma non riuscendo ad
abbattere il pilastro, Andromeda sta per sacrificarsi ma l'arrivo di Kiki e
dell'armatura di Libra lo salvano. Impugnate le barre gemellari, Andromeda le
scaglia contro il pilastro che, nonostante il disperato intervento di Kira che
cerca di fermare il colpo con il proprio corpo, viene abbattuto. In punto di
morte per il colpo delle barre gemellari, Kira consiglia Andromeda di non avere
pietà del suo nemico altrimenti prima o poi morirà. La morte di Kira rattrista
Andromeda perché i due cavalieri erano simili, entrambi erano pronti a
sacrificarsi per ciò in cui credevano.
KRISAORE - CHRYSAEOR
KRISHNA
DESCRIZIONE
Il generale che protegge la colonna dell'oceano indiano è il terzo a scendere in campo, ed affronta Sirio in uno scontro mortale. D'accordo con i piani di Nettuno, Krisaore ha come arma una lancia d'oro in grado di oltrepassare qualsiasi difesa, comprese l'armatura di Sirio e soprattutto lo scudo del Dragone. La lancia colpirà più volte Sirio, trapassandogli la gamba ed il fianco e scagliandolo al suolo, mentre i colpi di Sirio sembrano inutili. In punto di morte, Sirio sente lo spirito di Capricorn che, ricordatagli la promessa che gli fece alla decima casa, afferma che nel braccio di Sirio si trova quella che fu la sua arma, la spada Excalibur. Rialzatosi, Sirio fronteggia Krisaore, la cui lancia stavolta si infrange sullo scudo del dragone, diventato d'oro. Ma sarà solo grazie alla spada Excalibur che Sirio riuscirà ad avere la meglio sulla lancia dell'avversario, spezzandola in due. Il potere di Krisaore però non si limita alla lancia d'oro: come Virgo della sesta casa, anche il generale dell'oceano indiano è in grado di usare l'energia dello spirito, l'energia Kundalini (Unione spirituale), corrispondente al cosmo dei cavalieri. L'unico modo per annullarla è colpire i chakra, i punti vitali dell'avversario, disposti sul suo corpo.
Il generale che protegge la colonna dell'oceano indiano è il terzo a scendere in campo, ed affronta Sirio in uno scontro mortale. D'accordo con i piani di Nettuno, Krisaore ha come arma una lancia d'oro in grado di oltrepassare qualsiasi difesa, comprese l'armatura di Sirio e soprattutto lo scudo del Dragone. La lancia colpirà più volte Sirio, trapassandogli la gamba ed il fianco e scagliandolo al suolo, mentre i colpi di Sirio sembrano inutili. In punto di morte, Sirio sente lo spirito di Capricorn che, ricordatagli la promessa che gli fece alla decima casa, afferma che nel braccio di Sirio si trova quella che fu la sua arma, la spada Excalibur. Rialzatosi, Sirio fronteggia Krisaore, la cui lancia stavolta si infrange sullo scudo del dragone, diventato d'oro. Ma sarà solo grazie alla spada Excalibur che Sirio riuscirà ad avere la meglio sulla lancia dell'avversario, spezzandola in due. Il potere di Krisaore però non si limita alla lancia d'oro: come Virgo della sesta casa, anche il generale dell'oceano indiano è in grado di usare l'energia dello spirito, l'energia Kundalini (Unione spirituale), corrispondente al cosmo dei cavalieri. L'unico modo per annullarla è colpire i chakra, i punti vitali dell'avversario, disposti sul suo corpo.
DESCRIZIONE
Il generale a guardia della colonna dell'Antartico è Lemuri, il guerriero più vile e spregevole di tutti. Lemuri ha infatti il potere di assumere l'aspetto della persona più cara al suo avversario e, fattosi passare per costui, colpisce il nemico a tradimento. Lemuri riesce così a sconfiggere Pegasus, passando prima per Castalia e poi per Patricia, poi Cristal, fingendosi Acquarius, ed infine Andromeda, che pur scoprendo l'inganno grazie alla sua catena, non riesce a colpire qualcuno col volto di suo fratello Phoenix. Sia Pegasus che Cristal vengono colpiti proprio mentre stanno piangendo di gioia per aver ritrovato qualcuno a loro così caro. Solo lo stesso Phoenix, giunto in soccorso del fratello, avrà la freddezza sufficiente a colpire Lemuri, travestito da Andromeda. Solo assumendo per alcuni attimi le sembianze di Esmeralda, il generale riuscirà a ferire l'avversario. Sembra inoltre che Lemuri possa riprodurre le tecniche delle persona che imita, come ad esempio il Sacro Aquarius, ma il suo vero colpo segreto sono gli "Occhi della Salamandra".
Il generale a guardia della colonna dell'Antartico è Lemuri, il guerriero più vile e spregevole di tutti. Lemuri ha infatti il potere di assumere l'aspetto della persona più cara al suo avversario e, fattosi passare per costui, colpisce il nemico a tradimento. Lemuri riesce così a sconfiggere Pegasus, passando prima per Castalia e poi per Patricia, poi Cristal, fingendosi Acquarius, ed infine Andromeda, che pur scoprendo l'inganno grazie alla sua catena, non riesce a colpire qualcuno col volto di suo fratello Phoenix. Sia Pegasus che Cristal vengono colpiti proprio mentre stanno piangendo di gioia per aver ritrovato qualcuno a loro così caro. Solo lo stesso Phoenix, giunto in soccorso del fratello, avrà la freddezza sufficiente a colpire Lemuri, travestito da Andromeda. Solo assumendo per alcuni attimi le sembianze di Esmeralda, il generale riuscirà a ferire l'avversario. Sembra inoltre che Lemuri possa riprodurre le tecniche delle persona che imita, come ad esempio il Sacro Aquarius, ma il suo vero colpo segreto sono gli "Occhi della Salamandra".
ABADIR - KRAKEN ISAAC
DESCRIZIONE
Custode della
colonna del mar glaciale artico, Abadir di Kraken è stato compagno di Cristal ai
tempi dell'addestramento, e proprio con Cristal dovette battersi. Ripresi i
sensi dopo lo scontro con Lemuri, Cristal deve nuovamente affrontare i fantasmi
del passato rincontrando il vecchio compagno. Abadir e Cristal, conosciutisi in
Siberia, furono addestrati insieme per l'armatura del cigno. I due divennero
amici, ma quando Abadir scoprì che Cristal voleva diventare cavaliere solo per
rivedere sua madre, lo accusò duramente. Ciononostante prima di allontanarsi
avvertì Cristal di stare attento alle correnti sottomarine. Immersosi per la
prima volta e raggiunto il relitto dove riposa la madre, Cristal è sorpreso
dalle correnti e rischia la vita, ma a salvarlo è proprio Abadir che riesce a
portare in salvo l'amico. Abadir però nel farlo perde un occhio, trafitto da uno
spuntone di ghiaccio, ed è trasportato via dalle correnti. Risvegliatosi, si
trovò nel regno di Nettuno, ma rifiutò inizialmente di diventare generale. A
fargli cambiare idea non fu l'investitura di Cristal a cavaliere, ma la morte
del Maestro dei ghiacci e di Acquarius per mano dello stesso Cristal. Egli così
prese l'armatura di Kraken, il mostro leggendario che distrugge i vascelli su
cui si trovano persone malvagie. Lo scontro per Cristal è durissimo poiché egli
non vuole affrontare un amico, ma alla fine, sorretto dagli spiriti di Acquarius
e del Maestro dei ghiacci, riuscirà a sconfiggere l'avversario. In punto di
morte Abadir, pentitosi per le sue azioni, rivela all'eroe che a provocare
quella guerra non è stato Nettuno ma Dragone del Mare.
SIRYA - SIREN SORENTO
DESCRIZIONE
Custode della colonna dell'Oceano Atlantico del Sud, Sirya si batte con i cavalieri ad Asgard, dove si era recato per punire Ilda della sua incapacità. Il suo flauto produce una melodia ipnotica e mortale, che priva lentamente il nemico dei cinque sensi e poi della vita e che raggiunge direttamente il cervello umano. Pur di battere Sirya, Orion, dopo essersi inutilmente sfondato i timpani, cerca di portarlo con se nello spazio, ma poco prima della fine, Sirya riuscì a suonare il suo flauto, così Orion dovette allentare la stretta ed il generale poté salvarsi. E' Andromeda, ripresosi dallo scontro con Lemuri, ad affrontarlo, ma la sua catena è inutile contro il flauto del nemico, e solo grazie alla Nebulosa l'eroe avrà la meglio. Sirya però non è morto e, rialzatosi, si reca da Dragone del mare, giusto in tempo per sentirlo narrare a Phoenix tutta la verità. Compreso che tutti gli altri generali si sono sacrificati non per la volontà di Nettuno ma per quella di Dragone del Mare, Sirya permette a Phoenix di abbattere l'ultimo pilastro e, non ucciso il generale per volere di Phoenix stesso, si allontana. Dei sette generali degli abissi, Sirya, anche se resterà sempre fedele a Nettuno, è l'unico a cambiare fronte e ad aiutare i cavalieri di Atena, proprio perché capisce che quella guerra non è voluta dal Dio, ma solo da un uomo.
Custode della colonna dell'Oceano Atlantico del Sud, Sirya si batte con i cavalieri ad Asgard, dove si era recato per punire Ilda della sua incapacità. Il suo flauto produce una melodia ipnotica e mortale, che priva lentamente il nemico dei cinque sensi e poi della vita e che raggiunge direttamente il cervello umano. Pur di battere Sirya, Orion, dopo essersi inutilmente sfondato i timpani, cerca di portarlo con se nello spazio, ma poco prima della fine, Sirya riuscì a suonare il suo flauto, così Orion dovette allentare la stretta ed il generale poté salvarsi. E' Andromeda, ripresosi dallo scontro con Lemuri, ad affrontarlo, ma la sua catena è inutile contro il flauto del nemico, e solo grazie alla Nebulosa l'eroe avrà la meglio. Sirya però non è morto e, rialzatosi, si reca da Dragone del mare, giusto in tempo per sentirlo narrare a Phoenix tutta la verità. Compreso che tutti gli altri generali si sono sacrificati non per la volontà di Nettuno ma per quella di Dragone del Mare, Sirya permette a Phoenix di abbattere l'ultimo pilastro e, non ucciso il generale per volere di Phoenix stesso, si allontana. Dei sette generali degli abissi, Sirya, anche se resterà sempre fedele a Nettuno, è l'unico a cambiare fronte e ad aiutare i cavalieri di Atena, proprio perché capisce che quella guerra non è voluta dal Dio, ma solo da un uomo.
DRAGONE DEL MARE - SEADRAGON
KANON
DESCRIZIONE
Dragone del mare, la fiammella da cui sono scaturite tutte le guerre che i cavalieri hanno dovuto combattere, altri non è che Kanon di Gemini, fratello gemello del cavaliere della terza casa. Tredici anni fa, egli propose a Gemini di uccidere Atena. Il cavaliere, allora devoto alle forze del bene, rifiutò e rinchiuse il fratello in una prigione alla base di capo Sounion, che ad ogni alta marea era completamente allagata. Kanon maledì allora il fratello, e fu allora che in Gemini la metà oscura iniziò a prevalere. Kanon intanto giorno dopo giorno rischiava di annegare, ma un cosmo lucentissimo giungeva in suo aiuto. Un giorno, volendo fuggire, abbatté una parete di roccia e dietro di essa vi trovò il tridente di Nettuno, sul quale vi era il sigillo di Atena. Preso il tridente, Kanon fu trasportato nel regno degli abissi e lì, entrato nel tempio di Nettuno, vi trovò le sette armature dei generali, l'armatura di Nettuno, ed un'anfora su cui vi era il sigillo di Atena. Aperta l'anfora, vi uscì lo spirito di Nettuno che, informato della reincarnazione di Atena, decise di reincarnarsi a sua volta nel piccolo Julian Kevines, allora neonato, ed ordinò a Kanon di risvegliarlo solo tredici anni dopo, quando Julian fosse cresciuto. Presa l'armatura del Dragone del mare, Kanon attese pazientemente, osservano l'evolversi degli eventi. Egli infatti aveva deciso di non risvegliare mai più Nettuno e di servirsi di Julian Kevines. A venire a conoscenza di questa verità per primo è Phoenix che venuto a conoscenza del passato del generale grazie al Fantasma diabolico e si fa rivelare dove si trovi l'unico oggetto che può fermare Nettuno, l'anfora di Atena, e per farlo rivela a Kanon la verità: quando rischiava di annegare, non era il cosmo di Nettuno, ancora imprigionato, a salvarlo, ma quello di Atena, che, pur in fasce, accorse in sui aiuto. Colpito dalla rivelazione, Kanon dice a Phoenix che l'anfora è nascosta nel sostegno principale. Phoenix abbandona Dragone del mare per raggiungere gli amici, mentre il mare, privo ormai dell'appoggio delle sette colonne, inizia ad abbattersi nel mondo sottomarino.
Dragone del mare, la fiammella da cui sono scaturite tutte le guerre che i cavalieri hanno dovuto combattere, altri non è che Kanon di Gemini, fratello gemello del cavaliere della terza casa. Tredici anni fa, egli propose a Gemini di uccidere Atena. Il cavaliere, allora devoto alle forze del bene, rifiutò e rinchiuse il fratello in una prigione alla base di capo Sounion, che ad ogni alta marea era completamente allagata. Kanon maledì allora il fratello, e fu allora che in Gemini la metà oscura iniziò a prevalere. Kanon intanto giorno dopo giorno rischiava di annegare, ma un cosmo lucentissimo giungeva in suo aiuto. Un giorno, volendo fuggire, abbatté una parete di roccia e dietro di essa vi trovò il tridente di Nettuno, sul quale vi era il sigillo di Atena. Preso il tridente, Kanon fu trasportato nel regno degli abissi e lì, entrato nel tempio di Nettuno, vi trovò le sette armature dei generali, l'armatura di Nettuno, ed un'anfora su cui vi era il sigillo di Atena. Aperta l'anfora, vi uscì lo spirito di Nettuno che, informato della reincarnazione di Atena, decise di reincarnarsi a sua volta nel piccolo Julian Kevines, allora neonato, ed ordinò a Kanon di risvegliarlo solo tredici anni dopo, quando Julian fosse cresciuto. Presa l'armatura del Dragone del mare, Kanon attese pazientemente, osservano l'evolversi degli eventi. Egli infatti aveva deciso di non risvegliare mai più Nettuno e di servirsi di Julian Kevines. A venire a conoscenza di questa verità per primo è Phoenix che venuto a conoscenza del passato del generale grazie al Fantasma diabolico e si fa rivelare dove si trovi l'unico oggetto che può fermare Nettuno, l'anfora di Atena, e per farlo rivela a Kanon la verità: quando rischiava di annegare, non era il cosmo di Nettuno, ancora imprigionato, a salvarlo, ma quello di Atena, che, pur in fasce, accorse in sui aiuto. Colpito dalla rivelazione, Kanon dice a Phoenix che l'anfora è nascosta nel sostegno principale. Phoenix abbandona Dragone del mare per raggiungere gli amici, mentre il mare, privo ormai dell'appoggio delle sette colonne, inizia ad abbattersi nel mondo sottomarino.
TITIS - MERMAID TETIS
DESCRIZIONE
Cavaliere sirena, Tetis va sul mondo di superficie per trovare Julian Kevines, incarnazione di Nettuno e, incontratolo a Capo Sounion, mostratogli il suo tridente e rivelatagli la sua identità, lo porta nel regno degli abissi affinché possa riprendere a governare sui suoi sudditi. Tetis è la prima ad accogliere Pegasus ed Andromeda nel regno degli abissi, e lo fa con un canto, melodioso ma dotato di arcani poteri. Il corallo che si trova sul suolo inizia infatti ad avvolgere i due eroi, che comunque, dopo un iniziale smarrimento si liberano e sconfiggono la ragazza. Dopo aver parlato loro delle sette colonne e dei generali e dopo averli lasciati passare per ordine di Dragone del mare, Tetis si imbatte in Sirio e Kiki. Il bambino affronta la ragazza con i suoi poteri telecinetici per lasciar passare Sirio, ma, messo in difficoltà, è salvato solo dall'arrivo di Tisifone, giunta nel regno degli abissi con l'armatura di libra. Data l'armatura a Kiki, Tisifone affronta Tetis e, anche se il combattimento è spesso interrotto dal crollo di qualche colonna, ha la meglio. Sconfitta, Tetis è costretta a lasciar passare Tisifone. Dopo la sconfitta di Nettuno, Tetis si reca al tempio sottomarino per salvare il corpo del ragazzo, Julian Kevines, ormai privo dello spirito del dio.
Cavaliere sirena, Tetis va sul mondo di superficie per trovare Julian Kevines, incarnazione di Nettuno e, incontratolo a Capo Sounion, mostratogli il suo tridente e rivelatagli la sua identità, lo porta nel regno degli abissi affinché possa riprendere a governare sui suoi sudditi. Tetis è la prima ad accogliere Pegasus ed Andromeda nel regno degli abissi, e lo fa con un canto, melodioso ma dotato di arcani poteri. Il corallo che si trova sul suolo inizia infatti ad avvolgere i due eroi, che comunque, dopo un iniziale smarrimento si liberano e sconfiggono la ragazza. Dopo aver parlato loro delle sette colonne e dei generali e dopo averli lasciati passare per ordine di Dragone del mare, Tetis si imbatte in Sirio e Kiki. Il bambino affronta la ragazza con i suoi poteri telecinetici per lasciar passare Sirio, ma, messo in difficoltà, è salvato solo dall'arrivo di Tisifone, giunta nel regno degli abissi con l'armatura di libra. Data l'armatura a Kiki, Tisifone affronta Tetis e, anche se il combattimento è spesso interrotto dal crollo di qualche colonna, ha la meglio. Sconfitta, Tetis è costretta a lasciar passare Tisifone. Dopo la sconfitta di Nettuno, Tetis si reca al tempio sottomarino per salvare il corpo del ragazzo, Julian Kevines, ormai privo dello spirito del dio.
JULIAN KEDIVES - SOLO - POSEIDON
DESCRIZIONE
Nemico mitologico di Atena e sovrano dei sette mari, Nettuno, risvegliato da Dragone del mare, si reincarna nel corpo del giovane Julian Kevines, discendente di una famiglia di ricchi armatori greci. Come Lady Isabel, anche Julian ignorò per molto tempo il suo segreto e crebbe come un comune essere umano, incontrando anche Lady Isabel ad un party per il suo sedicesimo compleanno e chiedendole di sposarlo. Al rifiuto della ragazza, Julian, rimasto da solo sulla terrazza della sua villa, vide una luce provenire da Capo Sounion e, recatovisi, trovò il tridente del Dio dei mari ed il cavaliere sirena Tetis che, presolo con se, lo porta nel regno degli abissi, dove gli rivela la sua identità. Riuniti i sette generali marini, Nettuno decide di distruggere l'umanità, ma per farlo deve distrarre Atena ed i suoi cavalieri, e qui entrano in gioco Ilda e l'anello maledetto. Per pregare Odino sul picco ghiacciato, Lady Isabel si è indebolita e così Nettuno ha potuto rapirla e portarla nel suo regno, dove le chiede di unirsi a lui. Al rifiuto della fanciulla, che preferisce difendere l'umanità, Nettuno decide di imprigionarla. Nel frattempo sulla terra si stanno abbattendo alluvioni interminabili, che hanno causato inondazioni nei paesi costieri e stanno provocando le prime vittime. Gli alluvioni sono causati da Nettuno, che vuole distruggere l'umanità e fare della terra un solo enorme oceano su cui governare, e siccome l'unico ostacolo è Atena, la rinchiude nella colonna principale dei sette mari. I mari infatti poggiano su sette colonne, tutte situate nel regno di Nettuno, ma oltre a questa vi è la colonna portante, la più maestosa, che nessuno può distruggere se non sono crollate le altre sette colonne. Proprio nella colonna Nettuno rinchiude Atena, per poi iniziare lentamente ad allagarla con una parte dell'acqua che dovrebbe cadere sulla terra. In questo modo la pioggia diminuisce sulla terra, ma Isabel rischia la vita. Sua unica speranza sono i cinque cavalieri. Proprio durante lo scontro con i cinque eroi, si risveglia il vero spirito di Nettuno, che attacca con tutta la sua spaventosa forza. A vincerlo sarà proprio Lady Isabel, che, salvata dai cavalieri, fronteggia Nettuno e rinchiude di nuovo la sua anima nell'anfora sacra. Privo dello spirito del Dio, il corpo di Julian Kevines cade al suolo, mentre sulla terra le piogge cessano e ritorna il sole. I cavalieri, Isabel, Tisifone e Kiki, compiuta la loro missione, possono ritornare in superficie, mentre Tetis salva Julian Kevines, ancora privo di conoscenza. Sconfiggendo Nettuno, i cavalieri hanno salvato ancora una volta l'umanità, ed ora la pace può finalmente tornare.
Nemico mitologico di Atena e sovrano dei sette mari, Nettuno, risvegliato da Dragone del mare, si reincarna nel corpo del giovane Julian Kevines, discendente di una famiglia di ricchi armatori greci. Come Lady Isabel, anche Julian ignorò per molto tempo il suo segreto e crebbe come un comune essere umano, incontrando anche Lady Isabel ad un party per il suo sedicesimo compleanno e chiedendole di sposarlo. Al rifiuto della ragazza, Julian, rimasto da solo sulla terrazza della sua villa, vide una luce provenire da Capo Sounion e, recatovisi, trovò il tridente del Dio dei mari ed il cavaliere sirena Tetis che, presolo con se, lo porta nel regno degli abissi, dove gli rivela la sua identità. Riuniti i sette generali marini, Nettuno decide di distruggere l'umanità, ma per farlo deve distrarre Atena ed i suoi cavalieri, e qui entrano in gioco Ilda e l'anello maledetto. Per pregare Odino sul picco ghiacciato, Lady Isabel si è indebolita e così Nettuno ha potuto rapirla e portarla nel suo regno, dove le chiede di unirsi a lui. Al rifiuto della fanciulla, che preferisce difendere l'umanità, Nettuno decide di imprigionarla. Nel frattempo sulla terra si stanno abbattendo alluvioni interminabili, che hanno causato inondazioni nei paesi costieri e stanno provocando le prime vittime. Gli alluvioni sono causati da Nettuno, che vuole distruggere l'umanità e fare della terra un solo enorme oceano su cui governare, e siccome l'unico ostacolo è Atena, la rinchiude nella colonna principale dei sette mari. I mari infatti poggiano su sette colonne, tutte situate nel regno di Nettuno, ma oltre a questa vi è la colonna portante, la più maestosa, che nessuno può distruggere se non sono crollate le altre sette colonne. Proprio nella colonna Nettuno rinchiude Atena, per poi iniziare lentamente ad allagarla con una parte dell'acqua che dovrebbe cadere sulla terra. In questo modo la pioggia diminuisce sulla terra, ma Isabel rischia la vita. Sua unica speranza sono i cinque cavalieri. Proprio durante lo scontro con i cinque eroi, si risveglia il vero spirito di Nettuno, che attacca con tutta la sua spaventosa forza. A vincerlo sarà proprio Lady Isabel, che, salvata dai cavalieri, fronteggia Nettuno e rinchiude di nuovo la sua anima nell'anfora sacra. Privo dello spirito del Dio, il corpo di Julian Kevines cade al suolo, mentre sulla terra le piogge cessano e ritorna il sole. I cavalieri, Isabel, Tisifone e Kiki, compiuta la loro missione, possono ritornare in superficie, mentre Tetis salva Julian Kevines, ancora privo di conoscenza. Sconfiggendo Nettuno, i cavalieri hanno salvato ancora una volta l'umanità, ed ora la pace può finalmente tornare.
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